Il Sistema Gusto d’Arte è un polo museale nato da pochissimo a Ceglie Messapica che ne valorizza e accresce il patrimonio storico-artistico e gastronomico. Comprende: il MAAC, il Castello Ducale e la Mediterranean Cooking School.
All’interno del MAAC convivono istanze legate alla ricerca archeologica, grazie al Centro di Documentazione lì presente; iniziative di studio promuovono l’arte contemporanea attraverso percorsi espositivi sui temi dell’arte e del gusto e il Premio d’arte contemporanea “Emilio Notte”.
Il Castello Ducale ospita la cospicua collezione “Emilio Notte”: l’artista in persona ha donato alla comunità cegliese i suoi dipinti che costituiscono il nucleo fondante del polo culturale. Qui troviamo anche la Biblioteca comunale intitolata, lo scorso 10 maggio, al poeta cegliese “Pietro Gatti”. Oltre a una vasta gamma di volumi, la Biblioteca offre ai bambini laboratori didattici e letture animate, ravvivando l’intera comunità cegliese con musica e parole.
La Mediterranean Cooking School è nata nel 2013 con il fine di far conoscere al mondo intero cosa produce il territorio del bacino del mediterraneo: recuperando tradizioni e identità, uniti alla buona preparazione dei cuochi, la scuola forma operatori specializzati nella gastronomia, seguendo i più alti standard europei.
Non ero mai stata nel brindisino: già lungo la strada, a ogni trullo che spuntava fra gli alberi, era un gridolino eccitato. Ceglie è bellissima: ogni muro ha qualcosa da dire. E poi, vicinissimo al comune questo MAAC, con il suo accogliente giardino e il suo odore di nuovo. Quanta modernità in un paese così antico! A un’amante della storia come me però, non ha potuto che affascinare, ancor di più il Castello: la Biblioteca, così ampia, non da affatto la sensazione comune che potrebbe dare uno spazio del genere cioè quello del perdersi o del disordine. I libri strategicamente posti sugli scaffali, ti lasciano intendere quale tipo di letteratura lì troverai, se classica, moderna o contemporanea. In fondo, una scrivania con una macchina da scrivere, donazione di Cataldo Agostinelli. Lungo le pareti, quello che rimane di passati affreschi e questi stendardi, possenti, le cui frasi accolgono il lettore in quella che, da qualsiasi parte lui provenga, può diventare la sua nuova casa.
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